A Oliena, il macramè sardo ha il ritmo dei Queen
Con il suo brand, Queen Macramè, Marta Congiu realizza manufatti preziosi come tende, abiti, runner, accessori moda. Una passione coltivata da autodidatta a Oliena (NU) e clienti anche all'estero
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Oggi andiamo a Oliena, storico paesino in provincia di Nuoro, per conoscere il lavoro di Marta Congiu, maestra autodidatta del macramè. Una tecnica antica, a base di nodi e intrecci, per creare manufatti di grande bellezza.
Marta Congiu: l’unico limite del macramè è la mancanza di fantasia
Marta Congiu abita a Oliena, in provincia di Nuoro, ha due figli ed è un'appassionata artigiana (e artista) del macramè, ovvero di quei disegni e merletti creati attraverso gli intrecci e i nodi dei filati. L'ho incrociata su Instagram, cercando piccoli brand italiani di quest'arte antica, per un progetto con un mensile specializzato. Sono finita sul suo profilo e mi sono innamorata dei suoi lavori.
Oliena è famosa perché è il paesino dell'ex calciatore Giancarlo Zola e perché il suo costume tradizionale è uno dei più belli della Sardegna, grazie alla sua lunga tradizione artigianale, apprezzata in tutta l'isola. Quando Marta si è appassionata al macramè, una decina di anni fa, a Nuoro e dintorni non c'erano molte possibilità d'imparare la tecnica. Ma la determinazione di una ragazza può tutto e oggi lei vende i suoi lavori non solo in Sardegna, ma anche in continente e all'estero.
- Come è nato tutto questo?
Mi è sempre piaciuto il lavoro manuale e forse avrei dovuto studiare al liceo artistico, vista la mia propensione al disegno e al lavoro creativo. Sono diventata mamma giovanissima, mio figlio Antonio è nato due mesi prima dell'esame di maturità e l'anno dopo è nata Giorgia. A vent'anni avevo due bambini e mi sono avvicinata al lavoro manuale, ricamavo i loro bavaglini, gli asciugamani per l'asilo; poi ho imparato a lavorare all'uncinetto e ho realizzato tantissimi lavori. Intorno al 2016-17, ero su Pinterest a cercare ispirazione e ho visto i primi arazzi in macramè. Mi si è aperto un mondo, con la strana sensazione di sapere che ero in grado di fare quei lavori.
- Ma imparare non è stato semplice.
Non solo imparare, ma anche trovare i materiali! A Nuoro non c'erano corsi né i filati e nei social italiani il macramè non era ancora così popolare come oggi. Mi ha aiutato Google, ho trovato i primi tutorial, i filati in Polonia. Sono infine riuscita a fare un piccolo corso qui in Sardegna e mano a mano ho imparato, da autodidatta. Adesso è tutto molto più semplice, su Internet c'è maggiore informazione, il macramè sta vivendo un bel boom.
- Perché ti piace questa lavorazione?
Perché ti permette di realizzare qualunque cosa la tua immaginazione abbia pensato, l'unico limite è la mancanza di fantasia, per me è meraviglioso. La caratteristica fondamentale del macramè è che l'unico strumento sono le nostre mani. Mani umane, che intrecciano fili a formare nodi, per creare trame diverse, a seconda di come decidiamo di disporli. Praticamente irriproducibile a livello industriale! L'altro motivo è che il momento della creazione ti libera dagli altri pensieri, ti chiede di concentrarti su quello che stai facendo e ti allena alla pazienza e alla calma interiore.
- Realizzi cose bellissime. Nel tuo profilo Instagram mi ha molto colpito un abito premaman, semplice, elegante e sensuale.
Anch'io amo molto quel vestito! In realtà lo avevo pensato come abito per i Festival all'aperto, tipo Coachella o il Red Valley di Olbia, per matrimoni in spiaggia in stile boho, ma essendo corde libere risulta molto versatile e si presta benissimo ad essere indossato anche durante la gravidanza. In queste grandi manifestazioni all'aperto, gli abiti in macramè permettono di azzardare look molto particolari, ma sempre eleganti. Anche io li trovo molto sensuali. Mentre invece utilizzando altri tipi di corde, più fini e non 'rustiche', si possono creare abiti elegantissimi e di lusso.
- Cosa ti diverte di più creare?
Tutto. Mi diverto a realizzare tende, cornici per specchi, amache per gatti, nel mio profilo ce n'è una che è andata in Germania! Amo anche gli arazzi, gli accessori moda come le borse, i lampadari, i runner, i portapiante, gli alberi della vita… il macramè ha un ventaglio di possibilità vastissimo! Il mio cavallo di battaglia sono però le tende. La tenda più maestosa che abbia mai realizzato e di cui sono molto fiera misura 238 cm x 270cm di altezza. Per tagliare le frange ho dovuto appenderla alla ringhiera del pianerottolo del piano superiore!
- Cosa ti ispira?
Guarda, direi tutto quello che mi circonda. Un'emozione, l'amore per la mia famiglia, un paesaggio, un tramonto, persino un pattern di un vecchio pavimento di cementine… tutto, veramente.
- Prima accennavi all'importanza dei materiali per rendere un vestito informale o elegante. Che materiali usi?
Dipende sempre da quello che devo realizzare, ovviamente; lavoro seta, canapa, juta, cotone, poliestere. In genere utilizzo corde di cotone riciclato con certificazione oeko-tex, il diametro e la tipologia di cotone varia in base alla decorazione da realizzare. Per i miei lavori prediligo utilizzare colori caldi e neutri, a richiamare i colori della terra. Mi trasmettono un senso di calma, armonia ed eleganza. Per ottenere manufatti di ottima qualità e durevoli nel tempo è essenziale utilizzare materiali di qualità eccellente e con una politica di produzione che sia rispettosa per l'ambiente. Ragione per cui preferisco acquistare cotone riciclato.
- Abbiamo accennato ai tuoi lavori che hanno viaggiato per il mondo, dove e a chi vendi i tuoi prodotti?
All'inizio ero su Etsy, che era conosciuto soprattutto all'estero, per questo i miei primissimi lavori li ho venduti negli Stati Uniti, in Germania, in Francia. Alla fine del 2020 ho aperto il mio profilo su Instagram e adesso mi contattano tramite passaparola o Instagram.
- Il tuo brand si chiama Queen Macramè, perché?
Perché amo i Queen, hanno scandito ogni momento della mia vita e ovviamente sono sempre presenti mentre lavoro. Il nome che ho scelto è un omaggio a loro.
Il profilo Instagram di Marta è @queenmacrame_ e al profilo appartengono le foto di quest'articolo.
P.S.
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