Helysol Sardinia, da una folata di profumo di elicriso
Una vita bella e piena in Emilia e la sicurezza economica, ma a Francesca Simurro mancava la Sardegna. E mentre cercava un'idea per rimanere nell'isola, il profumo dell'elicriso ha deciso per lei
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Oggi torniamo in Sardegna, dove Francesca Simurro, bolognese con nonna materna sarda, ha realizzato il progetto di vivere nell’isola, coltivando l’elicriso in un terreno di famiglia e producendo una linea cosmetica, Helysol Sardinia.
Francesca Simurro: una folata di profumo di elicriso ha deciso per me
Francesca Simurro parla con cadenza bolognese e ha l'estroversa simpatia delle donne emiliane. È divertente notarlo, mentre siamo qui, a conversare di come, a un certo punto della sua vita risolta, abbia deciso di lasciare tutto per andare in Sardegna a coltivare l'elicriso e a produrre una nuova linea cosmetica.
Ho letto la sua storia sul sito web de La Nuova Sardegna qualche mese fa. Ho sempre simpatia per chi abbandona la zona comfort e si reinventa in un altrove più consono ai propri desideri, così ho iniziato a seguirla su Instagram e ho deciso di inserirla tra le persone che avrei voluto conoscere per venividiscrissi.
Un accordo via web per l'appuntamento e parlare con Francesca sa subito di Sardegna, profumi mediterranei e pragmatismo emiliano.
- Rapporti con la Sardegna per via materna, ma vita a Bologna. Cosa è successo?
Mia mamma era insegnante e tutti gli anni, finite le scuole, andavamo ad Aggius, dalla nonna e dalla zia. Il mio gemello Nicola e io abbiamo ricordi meravigliosi di quelle estati sarde, c'era questo terreno, allora in parte a bosco e in parte a orto, c'era un mondo che chiamava i gemellini di qui e i gemellini di là, era bello. Sono malata di Sardegna da allora. I miei amici e colleghi mi prendevano in giro perché appena avevo due giorni di ferie scappavo qui. Sono laureata in Scienze della Comunicazioni, avevo un bel lavoro a Modena, nel settore che più amavo al mondo, le automobili, avevo vinto un concorso in Mercedes e poi mi avevano fatto un contratto a tempo indeterminato, auto aziendale, avevo tutto quello che potevo desiderare. Solo che poi la realtà non è sempre come te la dipingono e a un certo punto ho iniziato a dirmi "ma devo fare questo tutta la vita?! " E intorno ai 30 anni ho iniziato a riflettere, perché ogni volta che andavo via dalla Sardegna era un pianto.
- E hai pensato al terreno di tua nonna
Sì, mio fratello e io pensavamo che dovevamo approfittarne e farne qualcosa di utile. All'inizio volevo un allevamento di asinelli sardi, perché il latte d'asina ha importanti proprietà in campo cosmetico.
- Quindi hai sempre pensato non solo alla produzione della materia prima, ma anche al suo uso successivo.
Sì, assolutamente, ho sempre avuto in mente la produzione di una linea cosmetica, perché altrimenti l'attività non sarebbe stata sostenibile, avrei dovuto già avere contratti con importanti aziende per la vendita dei miei prodotti. Ho consultato un agronomo e per questioni burocratiche e di contributi mi ha sconsigliato di partire subito con l'allevamento, era meglio avviare una piccola azienda agricola. Stavamo ragionando sulle piante da coltivare e all'improvviso è arrivata una folata di profumo di elicriso. Ma è il profumo che sento quando scendo dall'aereo! gli ho detto e da lì è nato tutto, dico sempre che non sono io ad aver scelto l'elicriso, ma è lui che ha scelto me.
- Quali proprietà ha l'elicriso?
È considerato il cortisone naturale per eccellenza, quindi è anti-infiammatorio, anti-dolorifico e cicatrizzante. Ha molte proprietà che possono essere utilizzate. Mio padre, oncologo al Sant'Orsola di Bologna, ha preparato un unguento, a base di elicriso, camomilla romana e altre piante sarde, e lo ha proposto gratuitamente come trattamento dopo le operazioni di tumore al seno. La radioterapia causa un irrigidimento del tessuto e infiammazioni che l'unguento aiuta a lenire. Così come è molto utile per le donne che allattano e hanno dolore al seno: le sue proprietà naturali non mettono in pericolo l'allattamento. L'elicriso è più potente dell'arnica, anche se meno famoso. Con Helysol Sardinia, la linea cosmetica a base di elicriso che produco, offriamo non solo prodotti per la cura della bellezza, ma anche creme con proprietà contro le dermatiti, i rossori, la rosacea.
- La tua coltivazione e i tuoi prodotti sono ovviamente biologici.
Certo, è la nostra filosofia, stiamo facendo tutte le pratiche per ottenere il riconoscimento, la burocrazia non scherza. Ma direi che siamo oltre il bio: le piante sono innaffiate da acque sorgive grazie a una fonte in fondo al terreno, l'aria è pulita, non ci sono fabbriche, non c'è traffico.
- La Sardegna come ti ha accolto?
Bene, sono contenta. L'essere cresciuta a Bologna mi ha dato probabilmente un carattere più energico, prendo e vado. E nelle farmacie e parafarmacie sarde all'inizio mi guardavano con un po' di diffidenza, capirai, sono bionda, con accento bolognese, ci sono tanti prodotti cosmetici, come potevano darmi retta? Facevo fatica a farmi ascoltare, però poi sono partiti il sito web e Instagram e adesso sono loro a cercare me. Perché la cosa che mi colpisce sempre è che i sardi comprano sardo. Capita anche nell'online: vedo tanti cognomi sardi anche da chi compra in continente. Anche i sardi che vivono altrove comprano i prodotti sardi. È bellissimo.
- Produrre in Sardegna è difficile?
Direi che è più difficile pensarlo che farlo. Grazie a Internet, trovo tutto online, i flaconi, persino il laboratorio in cui elaboro i miei prodotti. Online è anche la distribuzione, ho avuto segnali di interesse per i miei prodotti anche dall'estero. Non sento particolari difficoltà per essere su un'isola, sono sincera.
- Hai parlato di tuo padre e di tuo fratello, quanto è coinvolta la famiglia in questo progetto?
Ah, ma in casa non parliamo d'altro! [esclamato con l'accento più emiliano che possiate immaginare] Ho una ditta individuale, ma in realtà è a conduzione familiare. Nicola è con me sin dall'inizio, lui segue soprattutto la parte burocratica, e adesso che i nostri genitori sono in pensione sono venuti finalmente anche loro a vivere qui e ci danno una mano con entusiasmo, mia madre aiuta persino a fare i mazzetti di elicriso. È un progetto di famiglia, decisamente.
- Quindi nessuna nostalgia della vita precedente.
No, per niente. All'inizio, quando non avevo ancora Instagram ben sviluppato, qualche volta mi sono detta che magari avevo sbagliato a fare tutto così in fretta. Avevo questo progetto avviato ed ero stata in Sardegna ad agosto, avevo raccolto l'elicriso e poi ero dovuta tornare in Emilia perché avevo finito le ferie, mentre qui si procedeva alla distillazione. E non ho resistito: non potevo rimanere lì a lavorare mentre qui andavano avanti, volevo imparare, capire come si faceva la distillazione, vedere gli sviluppi! Così mi sono licenziata e sono tornata in Sardegna. Non è stato un totale salto nel vuoto per me, bisogna essere onesti: qui c'era mia nonna, conoscevo tante persone, conoscevo il paese, non è stato un passaggio traumatico. Ma il cambio di vita non mi produce alcuna nostalgia del passato.
Il sito web di Helysol Sardinia è www.helysol.it
Su Instagram @helysolsardinia
P.S.
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Che storia bella! E come l'hai raccontata bene! Vado a scoprire di piu' dell'elicriso.