Olivami: adotta un ulivo del Salento
La xylella ha infettato 21 milioni di ulivi e ha distrutto paesaggio ed economia del Salento. Per ricostruire gli uliveti, Olivami propone l'adozione dei nuovi alberi, ne ha piantati 30mila in 2 anni
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Oggi vi parlo di Olivami, giovane associazione salentina che ricostruisce gli uliveti devastati dalla xylella attraverso l'adozione degli ulivi. In cambio si ricevono un certificato e una piccola parte della produzione di olio.
Olivami: nel Salento le adozioni degli ulivi allontanano la xylella
Oltre 21 milioni di alberi contagiati in una decina di anni, il 40% degli ulivi presenti in Puglia. Una presenza millenaria, sopravvissuta a tutte le tempeste, ma non alla xylella e al ritardo con cui le autorità locali l'hanno riconosciuta. In una quindicina di anni, il batterio, arrivato probabilmente dal Costarica nel 2008, ha devastato il paesaggio e l'economia del Salento, con 5mila posti di lavoro perduti nella filiera dell'olio extravergine d'oliva e centinaia di agricoltori rimasti senza reddito.
Una devastazione a cui l'associazione Olivami si oppone con un progetto attento alla solidarietà e alla sostenibilità: l'adozione dei nuovi ulivi piantati. Per ogni albero adottato, ne viene impiantato un altro. E da ogni ulivo adottato si riceve in regalo una piccola quantità d'olio prodotto. Mi racconta idee e progetti Chiara Nocco, responsabile dei canali social di Olivami.
- Chiara, il paesaggio salentino prima e dopo la xylella.
Il Salento era sempre verde, perché l'ulivo non perde le foglie, cambia appena la tonalità, a seconda della stagione. Negli ultimi anni, abbiamo visto questo verde trasformarsi in un grigio sempre più diffuso, gli alberi hanno assunto un aspetto spettrale a causa della xylella, che li attacca fino a trasformarli in scheletri secchi. Un panorama che fa davvero male. Stiamo lavorando perché i più giovani non pensino che questo sia il paesaggio del Salento. Io stessa, che ho 20 anni, ho ricordi vaghi di com'era prima della xylella, ma ci sono ragazzi di 10-12 anni che non hanno mai visto l'imponenza dei nostri ulivi secolari. Vogliamo che anche loro abbiano un'immagine del Salento vivo e verde.
- Come nasce Olivami?
Nasce da un'idea di una coppia inglese, che passava l'estate nel Salento, in una masseria. Vedevano questi alberi ogni anno più grigi e secchi, la xylella impiega circa due anni a uccidere un ulivo, e si chiedevano come mai nessuno facesse niente per fermare questa strage. Una volta, conversando con il nostro attuale presidente Alessandro Coricciati, che guida l'azienda agricola di famiglia, hanno lanciato l'idea di una raccolta fondi per acquistare nuovi ulivi e di lì è nata l'idea dell'adozione. Olivami è nata nel 2022 e conta adesso su una quindicina di soci, tutti under 40. La maggior parte direi che è under 30.
- Cosa proponete?
Il nostro obiettivo è ripristinare il paesaggio e l'economia del Salento, attraverso l'adozione degli ulivi, per la quale rilasciamo un certificato univoco. Ci sono quattro pacchetti, in base al numero di ulivi che si intendono adottare: Basic, Silver, Gold e Platinum. Il primo vale 31,79 euro ed è per chi vuole adottare un ulivo, ricevendo un litro del suo olio per i primi tre anni, 1,5 litri per il 4° e 5° anno e 2 litri a partire dal 6° anno; l'ultimo, il più importante, vale 1.268,39 euro, per l'adozione di 50 ulivi e, in cambio 50 litri di olio per i primi tre anni, 100 litri per il 4° e 5° anno e 150 litri dal 6° anno. Con i fondi ottenuti da ogni ulivo adottato, ne piantiamo un altro. Da quando siamo nati, nel 2022, abbiamo piantato circa 30mila ulivi, il sogno sarebbe riuscire a raddoppiare il numero nel 2024. Promuoviamo inoltre diverse iniziative, avendo sempre sostenibilità e solidarietà come guida. La più recente sono le bomboniere, si tratti di matrimonio o di battesimo; si possono creare giardini di ulivi intestati all'evento e utilizzare i Certificati di adozione e l'olio ricavato come bomboniera, un regalo diverso, originale e sostenibile, che è un grande contributo per la rinascita degli oliveti. Inoltre da poco offriamo alle aziende che emettono CO2 l'acquisto di Crediti di Carbonio, generati grazie alla ripiantumazione degli ulivi.
- Come si proteggono i nuovi alberi dalla xylella?
Piantiamo varietà resistenti al batterio, la Leccino e la Favolosa, le uniche che possono essere attualmente piantate nel Salento. Degli alberi piantati si occupano le aziende agricole dell'Associazione Olivami, che in questo modo ricostruiscono il loro patrimonio perduto e possono riprendere la loro attività. Chi adotta gli ulivi può visitarli quando vuole, le campagne in cui si trovano sono intorno a Carpignano Salentino, tra Maglie e Otranto.
- Chi ha adottato gli ulivi, finora?
In larga parte lo hanno fatto i salentini, sia quelli rimasti qui che quelli emigrati. La maggior parte delle adozioni al momento arriva dalla Lombardia e dall'Italia settentrionale, ma abbiamo adottanti anche dall'Inghilterra, dalla Germania e dalla Spagna. Non tutti sono ovviamente salentini, in tanti adottano un ulivo come gesto solidale e anche come regalo. Diamo infatti la possibilità di dedicare gli alberi: ogni ulivo ha una targhetta con il nome e cognome di chi lo ha adottato o di chi lo ha ricevuto in regalo.
- Tra le realtà con cui avete collaborato ci sono la Fondazione Notte della Taranta, il Fai, il WWF. Cosa fate?
Con il FAI e il WWF abbiamo realizzato eventi per far conoscere i giardini degli ulivi e l'associazione. Con la Notte della Taranta, di cui siamo sponsor, abbiamo creato un giardino di 500 alberi, dedicati agli artisti che partecipano al concertone. Abbiamo anche realizzato un parco letterario, in cui gli ulivi saranno dedicati ad artisti e scrittori e nel quale ci piacerebbe organizzare eventi dedicati alla letteratura e alla cultura. I giardini sono una realtà importante, un centinaio di aziende hanno realizzato i propri, tra loro ci sono Banca Sella, CPI, Nuna Lie, Green Up. Sul sito diamo le indicazioni per visitarli, tutti i giardini sono infatti aperti al pubblico; abbiamo anche una lista di strutture ricettive convenzionate per fermarsi a visitare il Salento.
Il sito, con le informazioni per adottare o regalare un ulivo, da privati e come aziende, è www.olivami.com. Le foto sono di Olivami.
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